Hangar Madness
Pallacanestro Arcella 54 - Pro Pace Mortise 51
Parz.: 18-22, 9-13 (27-35); 19-9 (46-44), 8-7.
Arcella: Bernardotto 6, Giolo 5, Bassi 12, Simonaggio 3, Rubini, Tomaselli 1, Pranjic, Agostini A. n.e., Pertile 9, Boem 18, Scabbia [K], Luca. All.: Costantini. 1° Ass.: Baraldo.
Pro Pace: Fernandez Solari 5, Nalesso 10, Fontana, Quadri 2, Ometto 9, Costa 4, Vetrano, Bonotto 9, Mario [K] 4, Felli 8. All.: Primon.
Arbitri: Montano & Canazza.
T.L.: Arcella 12/20, Pro Pace 4/4.
T. da 3: Arcella 2 (Boem, Simonaggio), Pro Pace 7 (Bonotto 3, Nalesso 2, Fernandez Solari, Ometto).
Falli: Arcella 12, Pro Pace 19.
Usciti per falli: nessuno.
Falli Tecnici: nessuno.
Falli Antisportivi: nessuno.
Espulsioni: nessuna.
Premessa doverosa: causa condizioni meteorologiche esterne avverse e del tutto impreviste, il pavimento della Barion, nel corso della seconda metà della gara, si trasforma progressivamente nella pista dell’Olimpico del Ghiaccio di Cortina d’Ampezzo, impedendo ai giocatori delle due squadre di muoversi liberamente e rendendo aleatori gli ultimi minuti di gioco.
Peccato perché per trenta minuti, sebbene già sul finire del terzo quarto la situazione abbia cominciato ad assumere connotazioni Kafkiane, la sfida tra Scabbia e compagni e i vicini di casa della Pro Pace è stata tanto godibile da lasciar pregustare un ultimo periodo ricco di suspense. Questa la cronologia dei primi due quarti: buona partenza dei nostri ragazzi, che, sfruttando una fiammata iniziale del duo dinamico Boem&Giolo, raggiungono rapidamente la doppia cifra, salendo a +6 dopo appena tre minuti dalla palla a due (10-4); risposta poderosa degli ospiti, al traino della gragnuola di triple messe a referto da Nalesso e Bonotto, grazie alle quali, a metà circa del secondo periodo, il punteggio è completamente invertito (massimo vantaggio dei biancoverdi, sul 23 a 33); infine timida risposta nostra, ispirata da un cambio difensivo che riequilibra la situazione e da due jumper dalla media dell’ottimo Pertile, che fissano il punteggio sul 27 a 35 per la Pace, al suono della sirena di metà partita.
Alla ripresa del gioco, lo scenario muta radicalmente. I nostri ragazzi cambiano registro, in modo simile a quanto fatto a Salboro, sette giorni prima, e ribaltano la partita. Il parziale di 19 a 9, ottenuto nel terzo quarto con il contributo di cinque diversi marcatori, quindi per effetto di un coinvolgimento collettivo, ci consente di iniziare l’ultima e decisiva frazione in vantaggio, sebbene di soli due punti (46-44). Ed è qui che, come anticipato in apertura di cronaca, il destino gioca un tiro beffardo alle due squadre, impedendo loro di giocare in modo regolare gli ultimi dieci minuti. Nel quarto periodo si contano, in tutto, cinque, miseri canestri a cronometro in movimento ed è il conto dei falli a rivelarsi decisivo. Nonostante le condizioni proibitive del pavimento, Scabbia e soci si affidano alle percussioni per scardinare l’impianto difensivo avversario, con il risultato di approcciare gli ultimi tre minuti di gioco con il bonus a favore. Sul versante opposto, la Pace mette piede nei 120 secondi conclusivi in vantaggio di un punto (50-51), dopo aver beneficiato di cinque pezzi consecutivi scritti da Ometto, ma proprio sul più bello si inceppa. I nostri rispondono dapprima con Bassi, il cui gancio su penetrazione obliqua sigla il controsorpasso, quindi con Pertile e Boem, che, pur capitalizzando poco dalle tre gite quasi consecutive alla linea della carità, un 2 su 6 che lascia aperta la contesa, ci proiettano sul +3 a una decina di secondi dalla fine. A questo punto, agli ospiti serve una tripla per impattare la partita, ma senza il supporto del bonus, cosicché i nostri possono difendere in modo aggressivo e ostacolare in modo efficace la costruzione di un buon tiro. Un fallo di Boem a 4 secondi dal termine dà, comunque, un’ultima possibilità ai ragazzi di Primon, che rimettono la palla in zona d’attacco e riescono a trovare, con Nalesso, lo spazio per far decollare il buzzer beater che manderebbe la gara al supplementare, ma la conclusione è corta, si infrange sul ferro e la palla carambola nelle nostre mani, mentre il suono della sirena lancia i titoli di coda su una gara dall’epilogo folle.
Finalmente vinciamo la prima partita dell’anno in casa! Allo stesso tempo, ci accaparriamo un derby come sempre molto sentito, ma giocato in modo altrettanto onesto e leale, nonostante le difficoltà ambientali. Scabbia e compagni festeggiano la terza W stagionale su cinque partite giocate, traguardo insperato per una squadra che ha iniziato l’anno con tante incognite e che pare ancora molto distante da una benché minima quadratura. Ciononostante, come abbiamo ripetuto spesso nei nostri commenti e come recitavano i nostri antenati, “peculia non olet”; sicchéincameriamo la vittoria e ci proiettiamo già, con testa e cuore, alla prossima trasferta, che ci vedrà impegnati sul tradizionalmente ostico campo di Noventa Padovana. Il lavoro prosegue, incessantemente e instancabilmente, perché gli obiettivi restano figure lontane, all’orizzonte.
On to the next one! Prua a mare, sempre! Forza Arcella!!
Ufficio Stampa della Pallacanestro Arcella