Venezia, Bella e Crudele!
U.S. Alvisiana 53 - Pallacanestro Arcella 25
Parz.: 11-10, 17-3 (28-13); 9-11 (37-24), 16-1.
Alvisiana: Scibilia 2, Cama Vila 3, Graziussi, Marzorati, Sartor [K] 13, Donaggio 4, Ghezzo, Mion 2, Penzo 9, Lo Giudice 2, Pinzoni 12, De Vito 6. All.: Pinto. 1° Ass.: Muner.
Arcella: Dall’Aglio 1, Ponno, Zhou [K], Bacco, Racioppa, Buitta 1, Biason 12, Okafor 3, Zaimi, Encajonado 6, Kola 2. All.: Costantini.
Arbitri: Montin & Novello.
T.L.: Alvisiana 6/18, Arcella 4/14.
T. da 3: Alvisiana 1 (Penzo), Arcella 3 (Biason 2, Encajonado).
Falli: Alvisiana 17, Arcella 15.
Usciti per falli: Encajonado (Arcella).
Falli Tecnici: nessuno.
Falli Antisportivi: nessuno.
Espulsioni: nessuna.
Battute a parte (quella del titolo), le trasferte a Venezia lasciano sempre un bel segno, indipendentemente da come vadano le partite. D’altronde camminare per le calli e su e giù per i ponti, per raggiungere il campo di gioco, facendosi strada tra turisti che spesso ti guardano incuriositi, orientarsi tra i campi e i canali, alla ricerca della porta giusta, quella di accesso a una palestra nascosta, che non sapevi neppure esistesse, ha sempre il suo fascino. La partita si trasforma, allora, in un corollario, sebbene sia, in ultima analisi, il motivo per cui fai il viaggio.
Così è stata la trasferta sul campo dell’Alvisiana per la nostra Under 15: una splendida occasione per fare un’esperienza agonistica totalmente diversa da tutte le altre. E poco importa che ci siamo presentati a questa occasione un po’ rabberciati e abbiamo rimediato una sonora sconfitta, perché il ricordo di questo bel pomeriggio passato insieme non sarà certamente legato al punteggio della partita, ma al tempo che abbiamo trascorso, prima e dopo di essa, in spensierata compagnia.
In campo, poco da dire sulla superiorità dell’avversario, che, tuttavia, è emersa grazie a due circostanze a noi sfavorevoli: la pressione difensiva a tutto campo esercitata dai padroni di casa a partire dalla metà circa del primo quarto e il concomitante depauperamento del nostro backcourt, che, già orfano del convalescente Averion, ha perso, nella seconda metà della gara, Zhou per crampi ed Encajonado per raggiunto limite di falli. Il calo quantitativo e qualitativo del comparto guardie, che nel secondo e quarto periodo ha dovuto affidarsi a rotazioni inusuali, ha determinato una certa incapacità di traslocare la palla nella metà campo offensiva e di ispirare il nostro passing game a difesa schierata. Eloquente il parziale combinato dei suddetti due quarti: un 33 a 4 in favore dell’Alvisiana che lascia poco spazio ad analisi tecniche raffinate.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata, naturalmente, da quanto si è visto nei periodi uno e tre, che i nostri hanno addirittura vinto (parziale di 20 a 21). La maggior propensione a battere la pressione e a trovare il canestro, unita a un livello di attenzione difensiva sensibilmente più elevato, ci ha permesso in quei venti minuti di giocare alla pari con i nostri avversari, mettendo in luce il miglioramento dei singoli e del collettivo. Interessante il fatto che molte delle seconde linee, quando sia stata concessa loro la possibilità di calcare il campo con un minutaggio significativo, abbiano iniziato a mostrare, con buona continuità, segnali di intraprendenza e competenza, che fino a qualche mese fa erano piuttosto sporadici. La crescita della squadra passa, ovviamente, anche e soprattutto da lì.
In sintesi, la netta sconfitta di Venezia apre interessanti scenari. O meglio, li tiene aperti, dato che già da qualche partita si è notato un cambio di passo di qualcuno dei nostri ragazzi. Certo la salita si sta confermando ripida, ma noi pensiamo solo a pedalare e non abbiamo alcuna intenzione di mettere il piede a terra.
On to the next one! Prua a mare, sempre! Forza Arcella!!
Ufficio Stampa della Pallacanestro Arcella